"Tanto più notaio, tanto meno giudice"
Con queste parole il famoso giurista Carnelutti ha definito la funzione essenziale del notaio. Questo significa che quanto più egli fa bene il suo lavoro, ossia accerta ed interpreta la volontà delle parti che concludono un contratto e redige in modo chiaro e conforme alla legge le relative clausole, tanto meno si ricorre al giudice per le conseguenti liti giudiziarie.
Il notaio non può ricevere atti espressamente proibiti dalla legge (art. 28 L.N.), ha l'obbligo di essere certo dell'identità personale delle parti e di indagarne personalmente la volontà (art. 47 L.N.). Si tratta di obblighi particolarmente severi, infatti egli è responsabile per legge sotto il profilo civile, disciplinare e penale.
E' luogo comune pensare "il notaio mette solo una firma e legge alcuni fogli". E' assolutamente errato: il suo intervento, la cui "lettura di alcuni fogli" e la cui "firma" non è che la conclusione di una serie di verifiche capillari e di indagini dirette ad assicurare il buon esito dell'acquisto, assicura che si compri da chi è effettivamente il proprietario e che la casa sia esente da ipoteche.